LAVORI DI QUALITÀ: QUALI SONO E COME USARLI

Quando si parla di allenamento nella corsa, uno degli argomenti più fraintesi riguarda i cosiddetti lavori di qualità.
Molti li inseriscono a caso, altri li evitano del tutto per paura di “andare troppo forte”.
La verità, come spesso accade, sta nel mezzo: le sedute di qualità sono fondamentali per migliorare prestazioni, velocità e resistenza allo sforzo, ma solo se inserite con logica all’interno di una programmazione equilibrata.

Il principio dell’80/20: il segreto dell’equilibrio

Il concetto chiave da cui partire è semplice: circa l’80% degli allenamenti dovrebbe essere a bassa intensità (corsa lenta o rigenerante) e solo il 20% di qualità.
Questo equilibrio permette di migliorare la capacità aerobica senza sovraccaricare corpo e sistema nervoso, ottimizzando così l’adattamento.

👉 Se vuoi approfondire l’importanza della corsa lenta e delle zone cardio, puoi leggere i miei articoli:

Quante volte allenarsi a settimana

Se corri solo due volte a settimana, la priorità è creare costanza, non inserire lavori intensi.
Per ottenere un reale miglioramento servono almeno tre uscite settimanali, così da dare al corpo stimoli regolari e permettere la supercompensazione.

Una base sostenibile per la maggior parte degli atleti ibridi è:

  • 2 corse lente o medie intensità (Z1–Z3)
  • 1 seduta di qualità

Con 4 uscite settimanali si può invece alzare l’asticella e inserire due lavori specifici, mantenendo equilibrio con i giorni di recupero e le sedute di forza.
Oltre questa soglia, la gestione tra vita privata, lavoro e allenamenti rischia di creare più stress che benefici.

Ricorda: allenarsi bene non vuol dire allenarsi sempre forte.

atleta in pista si prepara a lavori di qualità

I principali lavori di qualità nella corsa

Vediamo i principali tipi di allenamenti di qualità e il loro scopo:

1. Ripetute in piano

Allenano velocità e resistenza lattacida. Possono essere:

  • Brevi (200–400 m): focus su velocità pura e tecnica.
  • Medie (800–2000 m): migliorano la capacità aerobica e il ritmo gara.

2. Tempo Run

Allenamento continuo a ritmo “sostenuto ma controllato”, leggermente sotto la soglia anaerobica.
Perfetto per aumentare la resistenza alla fatica e la capacità di mantenere il ritmo.

3. Interval Training

Alternanza di fasi intense e recuperi attivi.
Esempio: 5×3’ a ritmo gara con 2’ di recupero.
Ottimo per migliorare VO₂max e capacità di recupero.

4. Fartlek

Allenamento “libero”, con variazioni di ritmo non programmate (es. 1’ forte, 2’ lento).
Perfetto per rendere la seduta più dinamica e allenare la sensibilità al passo.

5. Progressivo

Corsa in cui si aumenta gradualmente il ritmo fino a chiudere a intensità medio-alta.
Utile per sviluppare controllo del ritmo e gestione della fatica.

6. Ripetute in salita

Allenano forza, potenza e tecnica di corsa.
Le salite brevi migliorano la spinta; quelle più lunghe aumentano la resistenza muscolare.

Come strutturare una settimana tipo

Programmazione su 3 uscite

  • 1 corsa lenta (Z1–Z2)
  • 1 allenamento di qualità (es. ripetute, tempo run o fartlek)
  • 1 corsa media o progressiva (Z2–Z3)

Programmazione su 4 uscite

  • 2 corse lente rigenerative
  • 1 seduta di qualità (ritmi)
  • 1 seduta di lavori in salita brevi/1 corsa lenta collinare

Ovviamente la distribuzione cambia in base alla fase di preparazione:

  • Costruzione → lavori lunghi e controllati
  • Peaking (picco) → lavori di intensità specifica
  • Tapering (scarico) → riduzione volume e mantenimento ritmo

Ritmi o frequenza cardiaca?

Nei lavori di qualità (ad eccezione delle ripetute in salita), il parametro di riferimento non è la frequenza cardiaca, ma il ritmo o la percezione dello sforzo.
La FC, infatti, tende a essere meno reattiva negli allenamenti brevi o ad alta intensità.
Nei prossimi articoli approfondiremo come calcolare i ritmi di corsa corretti e come strutturare le sedute specifiche in base ai propri obiettivi.

Riscaldamento e defaticamento: parte del lavoro

Ogni seduta di qualità deve includere:

  • 10–15 minuti di riscaldamento (corsa blanda + mobilità + esercizi tecnici)
  • Parte centrale (il lavoro vero e proprio)
  • Defaticamento finale con corsa lenta e stretching leggero

Saltare queste fasi significa compromettere i benefici e aumentare il rischio di infortuni.

In sintesi

  • I lavori di qualità servono a migliorare velocità, efficienza e resistenza.
  • Segui la regola dell’80/20 per bilanciare intensità e recupero.
  • Inseriscili solo se hai una base di almeno 3 allenamenti settimanali.
  • Programma sempre con logica e obiettivo chiaro.

💡 Ricorda: non serve fare tanto, ma fare bene.

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